Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nel mese di gennaio sono state 41, 11 in meno rispetto alle 52 denunce registrate nel primo mese del 2020 (-21,2%). È quanto emerge dagli open data Inail su “Infortuni e malattie professionali” relativi a gennaio 2021.
Stando ai dati diffusi, a livello nazionale si evidenzia per il primo mese del 2021 un decremento rispetto a gennaio 2020 solo dei casi in itinere, passati da 19 a sette, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati di un caso (da 33 a 34). Il calo ha riguardato l’Industria e servizi (da 43 a 35 denunce) e l’Agricoltura (da 7 a 3), mentre il Conto Stato passa da due a tre decessi.
Dall’analisi territoriale emerge un decremento di quattro casi mortali nel Nord-Ovest (da 12 a 8), di tre nel Nord-Est (da 14 a 11), di cinque al Centro (da 12 a 7) e di quattro nelle Isole (da 5 a 1). Il Sud si contraddistingue, invece, per un incremento di cinque casi (da 9 a 14), complice soprattutto l’aumento registrato dalla Campania (da 2 a 7).
Il calo rilevato nel confronto tra il primo mese del 2020 e del 2021 è legato esclusivamente alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 49 a 38, mentre quella femminile ha confermato i 3 casi in entrambi i mesi. La flessione riguarda sia le denunce dei lavoratori italiani (da 43 a 35), sia quelle dei lavoratori comunitari (da 5 a 3) ed extracomunitari (da 4 a 3). Dall’analisi per classi di età emergono decrementi generalizzati in quasi tutte le fasce, a eccezione di quelle 50-59 anni (da 10 a 19) e 35-39 anni (da 2 a 3).
Per quanto riguarda infine le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel primo mese del 2021 sono state 3.077, oltre 1.500 in meno rispetto al gennaio 2020 (-33,6%). Inalterato l’ordine delle cinque malattie professionali più denunciate a gennaio 2021: sono le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio, le malattie del sistema respiratorio e i tumori.