Su Covax il Consiglio europeo – riunito in videoconferenza da ieri e che oggi che oggi prosegue i suoi lavori – afferma: “ribadiamo la nostra solidarietà con i Paesi terzi e sottolineiamo la nostra determinazione a intensificare la nostra risposta globale alla pandemia. Confermiamo il nostro impegno a migliorare l’accesso ai vaccini per i gruppi prioritari nel nostro vicinato e oltre, sulla base di principi comuni, e a sostenere un approccio globale attraverso lo strumento Covax. Accogliamo con favore i primi piani di quest’ultimo per la distribuzione di vaccini a 92 Paesi a basso e a medio reddito”.
Quindi una nota di prospettiva: “per quanto la crisi Covid-19 non sia ancora superata, è giunto il momento di iniziare fin da ora a rafforzare la nostra futura resilienza sanitaria”. È un primo accenno alla realizzazione di una politica comune della salute, che all’inizio del summit era stata sollecitata anche dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli. “Ci adopereremo per migliorare il coordinamento dell’Ue, in linea con le competenze dell’Unione sancite dai trattati, al fine di garantire una prevenzione, una preparazione e una risposta più efficaci in caso di future emergenze sanitarie”. A questo riguardo i leader invitano la Commissione “a presentare, entro giugno 2021, una relazione sugli insegnamenti tratti finora dalla pandemia di Covid-19. La relazione dovrebbe affrontare anche la condivisione delle informazioni, il coordinamento, la comunicazione e gli appalti congiunti, nonché le modalità per garantire un’adeguata capacità produttiva nell’Ue e costituire riserve strategiche, sostenendo nel contempo la diversificazione e la resilienza delle catene di approvvigionamento medico globali”.
Da ultimo: “la cooperazione multilaterale globale è essenziale per affrontare le minacce sanitarie attuali e future. Siamo impegnati a promuovere la sicurezza sanitaria mondiale, anche rafforzando l’Organizzazione mondiale della sanità e adoperandosi, in questo ambito, a favore di un trattato internazionale sulle pandemie. In tale contesto, attendiamo con interesse il Vertice mondiale sulla salute del G20 che si svolgerà a Roma”.