“L’esperienza di quello che è successo lunedì è stata sia tragica che traumatica e non trovo neanche le parole per esprimere quanto sia profondo il mio dolore per le vite perse. Ci uniamo al cordoglio delle famiglie, degli amici e dei colleghi di tutti coloro che hanno tristemente perso la vita”. Lo ha dichiarato Rocco Leone, vicedirettore dell’agenzia Onu World food programme (Wfp) nella Repubblica Democratica del Congo, tra i sopravvissuti dell’attacco nel quale hanno perso la vita l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista Mustapha Milambo.
“Sono certo che comprenderete che questi ultimi giorni sono stati molto difficili per me, per i miei colleghi e per le nostre famiglie”, ha aggiunto, osservando che “i fatti che si accompagnano all’incidente di lunedì sono stati comprensibilmente oggetto della massima attenzione e di una certa interpretazione da parte dei media”. “In questo momento – ha rivelato – non posso andare nei dettagli dell’incidente, ad ogni modo spetta a tutti e quattro noi sopravvissuti il compito di condividere quante più informazioni possibili sulla vicenda, e siamo tutti pronti a farlo”.
Da Leone l’assicurazione che “il World food programme ha offerto la sua completa assistenza attraverso i canali ufficiali e sta collaborando pienamente alle tre verifiche attualmente in corso, quelle condotte dalle autorità congolesi, da quelle italiane e dalle Nazioni Unite”. “Io e i miei colleghi stiamo collaborando con tutte le attività di accertamento attualmente in corso”, ha proseguito il vicedirettore del Wfp: “Sono sicuro di parlare a nome di tutti dicendo che spero che vengano presto accertati i fatti che si celano dietro questo tragico incidente, e che i responsabili di questo abominevole attacco possano essere consegnati alla giustizia”.
Per Leone, “è importante che le operazioni umanitarie possano continuare senza ostacoli per continuare a salvare e a cambiare le vite delle molte persone bisognose di aiuto che noi siamo qui per servire”.