Salute per tutti e nessun profitto sulla pandemia: è la richiesta che Ong europee, medici, operatori sanitari e sindacati, avanzano alla Commissione europea affinché mantenga la promessa: i vaccini contro il Covid-19 devono essere un bene universale comune, liberamente accessibili a tutte e tutti. “Non si può mantenere la proprietà intellettuale su farmaci o vaccini”, dichiara Patrizia Di Caccamo, medico e membro del direttivo di Un Ponte Per (Upp), ong aderente alla campagna intitolata “No profit on the pandemic”. “Ed è incredibile – aggiunge – che su questa materia sia l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) a decidere. Un Ponte Per ha aderito perché ha fatto suoi gli obiettivi di equità e giustizia nell’accesso al vaccino e ai trattamenti disponibili”. La Commissione europea si rifiuta ancora di sostenere la proposta dell’India e del Sud Africa avanzata il 2 ottobre all’Omc chiedendo la sospensione temporanea dei brevetti durante la pandemia. “Il Covid-19 si diffonde a macchia d’olio. Le soluzioni devono diffondersi ancora più velocemente. Nessuna persona è al sicuro fino a che tutti e tutte non avranno accesso a cure e vaccini sicuri ed efficaci”, conclude Di Caccamo.