In pochi minuti il cortometraggio “Reimagine”, presentato alla stampa questa mattina nella sede dell’Anica, a Roma, cerca di colpire le corde del cuore. Ma la sua finalità non è solo emozionare, è raccontare una storia che può capitare a tanti: un bambino che perde la mamma per una malattia, il desiderio di rivederla, magari tramite una macchina del tempo costruita con quello che ha in casa, la realizzazione come scienziato e ricercatore, forse per trovare una cura al male della madre. “Con questo corto arriva il messaggio che tutti noi abbiamo la responsabilità di fare. La parola ricerca oggi è diventata importante anche per i bambini”, spiega l’attrice Rocio Munoz Morales, che interpreta la madre. “Il corto – aggiunge – ci dà la possibilità di sognare che la ricerca possa realizzare i desideri come quello del bambino di poter riabbracciare la madre”. Il prodotto, disponibile su Chili, verrà distribuito anche a livello internazionale sottotitolato.
“C’è tanto cuore in questo progetto – dice Manuela Cacciamani, produttrice One More Pictures -. A Novartis sono stati lungimiranti e hanno capito quale fosse il modo migliore per comunicare le loro intenzioni”. Il protagonista della storia, Paolo, è interpretato, da piccolo, da Federico Ielalpi e, da adulto, da Brenno Placido. “Mi sento onorato – racconta Placido – di far parte di un progetto così delicato. Riguardo ai giovani che hanno mancanza di fiducia sulla scienza, forse questa è la formula migliore per sensibilizzarli”. “È bellissimo – commenta Federico Ielalpi – che i ricercatori dedichino tanto tempo per migliorare la nostra vita”.