Per la mattina di domani, giovedì 25 febbraio, era previsto un incontro di spiritualità del clero diocesano, all’inizio della Quaresima, annullato appena è arrivata la comunicazione del sindaco di Jesi che ha inserito la città in “zona arancione”. Lo comunica il vescovo Gerardo Rocconi, che ha inviato una nota ai sacerdoti, ai diaconi e ai religiosi in cui aggiorna sulla situazione della diocesi. Il presule aggiunge che il vicario generale, mons. Giuseppe Quagliani, dal 18 febbraio è ricoverato con polmonite nel reparto Covid 1 dell’ospedale di Jesi e le sue condizioni sono stabili. “Le sue condizioni di salute sono in miglioramento, dopo la febbre che ha avuto dall’11 al 16 febbraio, e che è ancora positivo rispetto all’ultimo tampone di ieri”.
Nella lettera, il vescovo Rocconi scrive che “abbiamo visto che distanza e mascherina svolgono un compito fondamentale”. “Per questo vi invito a tenere e a far tenere sempre un comportamento corretto. Noi stessi per primi, anche nel nostro parlare familiare, teniamo sempre la distanza dovuta e la mascherina fin sopra il naso. Esigiamolo da tutti, specialmente in chiesa. Usiamo correttezza nella celebrazione della santa messa: i Vasi Sacri siano sempre coperti. Igienizziamoci le mani prima della messa, prima della Comunione, prima di preparare ostie e vasi per la celebrazione, sempre se per ipotesi ci tocchiamo la mascherina. Igienizziamo le superfici. Esigiamo tutto questo dai collaboratori. Non prolunghiamo gli incontri senza necessità e specialmente la visita agli ammalati in casa sia breve”.