Coronavirus Covid-19: Guterres (Onu), “la crisi sanitaria globale è crisi dei diritti umani”

“La pandemia ha esasperato disuguaglianze, povertà, discriminazione e causato altre fratture, con un impatto sproporzionato a danno dei più marginalizzati. In alcuni casi, misure governative sono state utilizzate per perseguire obiettivi politici. La crisi sanitaria globale è essa stessa una crisi di diritti umani”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, citando l’appello ad agire per i diritti umani che aveva lanciato un anno fa e che costituisce la sua visione per un approccio che faccia dei diritti umani un fondamento per il futuro post-Covid. “La pandemia costa all’economia globale 375 miliardi di dollari al mese – molto più di quanto costerebbe costruire società resilienti che abbiano al proprio centro i diritti umani”, ha detto. “Il profondo sconvolgimento socio-economico, spesso affiancato da discorsi di istigazione all’odio e disinformazione, alimenta ulteriormente discriminazione, polarizzazione sociale e disuguaglianze, fertilizzanti di violenza e conflitti”, ha ricordato: “La pandemia rappresenta un segnale di allarme globale che la tutela dei diritti umani non è solamente la cosa giusta da fare ma anche quella più intelligente”. “Sostenere i diritti umani – ha sottolineato – è essenziale per affrontare cause e impatti di tutte le crisi complesse e per edificare società sostenibili e pacifiche con uguali opportunità e rispetto per diritti e libertà di tutti”. Tra i vari temi trattati nell’appello quello sulle prerogative delle donne e i loro uguali diritti: “Ciò implica lo smantellamento di tutte le forme di discriminazione e disuguaglianze sistemiche, legali, politiche, economiche, sociali o culturali”.
“Misure repressive che restringano spazio civico e libertà di stampa danneggiano tutti – ha aggiunto -, minacciando il diritto del pubblico a prendere parte alla determinazione delle migliori politiche possibili”.

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