Le organizzazioni umanitarie legate all’Ue che lavorano in Bangladesh e Myanmar riceveranno rispettivamente 24,5 milioni di euro e 11,5 milioni di euro dall’Unione europea per rispondere alle principali esigenze umanitarie. Lo stanziamento, deciso oggi a Bruxelles, servirà per far fronte ai bisogni delle comunità sfollate e colpite da conflitti in Bangladesh e Myanmar e per arginare la crisi dei rifugiati Rohingya, alle prese con la pandemia Covid. “Il recente rovesciamento militare del governo legittimo in Myanmar rischia di aggravare la già grave crisi umanitaria affrontata dalle popolazioni sfollate e colpite da conflitti”, ha dichiarato il commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, mentre in Bangladesh la pandemia “sta aggravando le già difficili condizioni sperimentate da quasi un milione di rifugiati Rohingya nei campi e per le comunità ospitanti”. Così l’Ue ha deciso di “intensificare la sua assistenza umanitaria di lunga data ai più bisognosi”. Lo stanziamento complessivo è di 39 milioni di euro; oltre agli stanziamenti citati, 3 milioni di euro serviranno per proteggere gli apolidi Rohingya in altri Paesi della regione. Con quei soldi le ong partner dell’Ue compreranno cibo, forniranno alloggi e garantiranno servizi sanitari, idrici e igienico-sanitari essenziali alle popolazioni più vulnerabili e difficili da raggiungere, oltre a sostenere l’istruzione e offrire protezione.