“A distanza di un anno, l’impegno a dialogare e a costruire la pace in un’area cruciale per il mondo intero non è venuto meno”. Lo scrive in una nota l’Ufficio delle Comunicazioni sociali della Cei a un anno dall’incontro di riflessione e spiritualità, che si è svolto a Bari dal 19 al 23 febbraio, “Mediterraneo, frontiera di pace”, ricordando l’”opera di riconciliazione e di pace” affidata da Papa Francesco ai vescovi di 20 Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. L’Ufficio della Cei osserva che “sebbene la dimensione pubblica dell’esperienza abbia subito un’interruzione a causa della pandemia, il confronto tra Chiese sorelle e il supporto vicendevole hanno continuato a caratterizzare i mesi della crisi sanitaria”. “E proprio la pandemia, che continua ad attraversare frontiere e continenti, dimostra ancora una volta che l’umanità è una sola e che i destini dei popoli sono strettamente correlati in questa era globale”. Nella sua nota, l’Ucs sottolinea, inoltre, che, “in risposta al Covid-19, la nostra rete nel Mediterraneo ha visto confermare, dopo Bari, forme di collaborazione e solidarietà, tese a dare risposte comuni a problemi comuni”. Il riferimento è alla solidarietà portata dalla Chiesa italiana al Libano, colpito ad agosto da una tremenda esplosione nella zona portuale di Beirut, e alla popolazione della Croazia, devastata da una serie di scosse sismiche nel mese di dicembre.
Citando il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, secondo cui quell’incontro è stato “la prima tappa, l’inizio di un cammino che era necessario intraprendere, per dare la nostra risposta col Vangelo ai problemi della Chiesa, alle nostre Chiese e alla società di oggi”, l’Ucs evienzia anche che “nel solco di ‘Mediterraneo frontiera di pace’ si è alimentato lo spirito di fraternità e condivisione maturati durante l’incontro”. Così si sono individuate “piste per far sì che l’evento di un anno fa non resti un unicum, ma apra cammini di riflessione e di azione a livello locale e internazionale”. Di qui la recente visita di una delegazione della Cei in Niger e, ancora di più, la volontà del card. Bassetti di riprendere l’intuizione di Bari. “È essenziale proseguire in questo percorso di comunione – conclude il card. Bassetti -, nell’orizzonte indicatoci da Papa Francesco che, nella Fratelli tutti, ci ricorda che il dialogo perseverante e coraggioso, anche se non fa notizia, aiuta il mondo a vivere meglio, molto più di quanto possiamo rendercene conto”.