Quaresima: mons. Mansi (Andria), “è il tempo del deserto” durante il quale “dobbiamo recuperare il sapore delle cose essenziali”

“La Quaresima è il tempo del deserto, è il tempo in cui noi dobbiamo recuperare il gusto, il sapore delle cose essenziali e cominciare a fare anche le dovute distinzioni: questo serve, questo serve un po’, questo non serve per niente, anzi mi rovina e quindi lo lascio, lo metto da parte. La conversione è questo, la Quaresima non significa fare dei riti o osservare usanze particolari, ma significa correggerci in tutto ciò che è contrario alla nostra fede e questo non è facile”. Lo ha affermato ieri il vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, nell’omelia della messa che ha presieduto nella prima domenica di Quaresima.
Commentando la pagina evangelica proposta dalla liturgia, il vescovo ha invitato a guardare “con particolare attenzione Gesù che, prima di incominciare la sua missione, si concede un tempo particolare di riflessione e di preghiera nel deserto”. “Deserto – ha spiegato – vuol dire ritrovata essenzialità. Diciamolo pure, noi viviamo un’esistenza nella quale spesso ci capita di impelagarci in una miriade di cose che non servono a niente ma che appesantiscono la vita; è come quando uno vuole fare una scalata, deve avere certo un’attrezzatura adatta, ma per fare una scalata non si possono portare dietro una cucina, un frigorifero pieno di leccornie, il televisore perché poi si perde la partita… No”. “Se deve raggiungere la vetta, deve lasciare tante cose, non si può appesantire in quel modo. La vetta chiede scelte coraggiose, chiede fatica, impegno, rinunce, per ritornare all’essenziale della vita”, proseguito mons. Mansi, aggiungendo che “la vetta della vita cristiana è la scelta di Cristo, le scelte di fede”. “La Quaresima – ha ammonito – ci ricorda che se noi vogliamo dirci cristiani dobbiamo davvero essere capaci di fare dei distacchi, delle rinunce, lasciare tutto ciò che non serve, che ci fa perdere di vista ciò che invece serve davvero, prima di ogni altra cosa: la parola di Dio, la grazia, la fede, la luce, l’amore; questi sono i grandi valori della vita”. E, di fronte alle tante tentazioni, “nel tempo di Quaresima – ha esortato il vescovo – dobbiamo invece recuperare la voglia di lottare per il Vangelo, per il bene, per la verità, pronti ad incassare anche qualche sconfitta per le nostre miserie, le nostre fragilità, pronti a leccarci anche qualche ferita perché chi segue il Signore e chi vuole fare veramente il cristiano deve sapere che non fa una comoda passeggiata, ma realizza un’avventura faticosa, dura”.

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