Dopo più di quattro anni di lavori di costruzione, la nuova chiesa di San Paolo Apostolo a Jubeiha (Giordania) è stata completata. Lo scorso 14 febbraio, in occasione della Giornata mondiale del malato, mons. William Shomali, vicario patriarcale latino della Giordania, ha celebrato la prima messa con il parroco, don Butrus Hijazin, e il suo vicario don Suleiman Hifawi, nella nuova chiesa. L’idea di fondare una parrocchia a Jubeiha, a circa 10 chilometri a nord-ovest di Amman – rende noto il Patriarcato latino di Gerusalemme – risale al 1984, periodo in cui il villaggio, a vocazione agricola, ospitava circa 200 famiglie cristiane. Il numero dei cristiani è progressivamente aumentato con la costruzione della scuola parrocchiale (1993) e con il suo ampliamento (2000) così che oggi Jubeiha conta oggi 1.200 famiglie che seguono il rito latino. La nuova chiesa, tanto attesa, servirà ora la parte settentrionale del Governatorato di Amman, che comprende ben 12.000 cristiani. Il progetto è iniziato grazie al finanziamento da parte della comunità locale e di donatori privati. Omar Naber, parrocchiano e cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ha donato il terreno per la costruzione della chiesa; oltre a contribuire finanziariamente alle prime fasi di costruzione. Diminuiti i fondi i lavori di costruzione furono sospesi. Nel settembre 2017, il neo nominato governatore generale dell’Ordine Equestre, Leonardo Visconti di Modrone, dopo una visita a Jubeiha, prese in considerazione l’idea dell’ampliamento e del completamento della chiesa. La costruzione arrivò a compimento a dicembre 2020 dopo uno stop ai lavori causa Covid. Oggi la chiesa può ospitare circa 1.000 fedeli ed è dotata, tra le altre strutture, di un’ampia sala parrocchiale.