“Nonostante gli sforzi, i numeri e gli esempi di disinformazione continuano a scioccare. La diplomazia sui vaccini è accompagnata da ondate di propaganda da parte di attori stranieri”. La denuncia è arrivata oggi dalla vicepresidente per i valori e trasparenza Věra Jourová, che ha incontrato i rappresentanti di Facebook, Google, TikTok, Twitter e YouTube. A loro ha rivolto l’invito ad “adottare misure sostanziali per evitare che la disinformazione dannosa e pericolosa, sia interna che straniera, minacci la nostra comune lotta contro il virus” e in particolare il vaccino. Assodato è il ruolo delle piattaforme online nel dibattito pubblico e in un contesto di emergenza sanitaria globale, “le informazioni possono salvare vite umane”, ha insistito la vicepresidente. L’appello, anche in ambito social, è a “unire le forze” tra le autorità pubbliche e le piattaforme online: scopo è identificare meglio la disinformazione e promuovere annunci da parte delle autorità sanitarie. Ai rappresentanti delle piattaforme Jourová ha chiesto anche di “sostenere i media e la società civile che svolgono un ruolo cruciale nel fornire informazioni verificate”. Il tema disinformazione vaccinale è anche all’ordine del giorno del Consiglio affari generali che si terrà domani, 23 febbraio. Secondo quanto previsto dal Codice di condotta sulla disinformazione, le piattaforme forniscono mensilmente rapporti riguardo gli sforzi compiuti in questo ambito.