“Attraverso coloro che si prendono cura di noi, sperimentiamo l’amore e la benevolenza di Dio. La nostra gratitudine ci fa apprezzare quanto ricevuto e rende più bella la vita”. Così il vescovo di Viterbo, mons. Lino Fumagalli, che questa mattina ha celebrato la messa all’interno della casa di cura Villa Rosa, gestita dalle suore Ospedaliere. La struttura, che può accogliere fino a sessanta pazienti psichiatrici, ottanta ospiti nella residenza sanitaria assistenziale e che ha cinquanta posti di hospice per malati in fase terminale, rappresenta la prima tappa dei Venerdì della Misericordia voluti dal vescovo. “La conversione che ci viene chiesta in questo tempo è di avere un cuore capace di aprirsi e palpitare per le necessità dei fratelli. Dobbiamo prenderci cura di chi è nel bisogno, degli abbandonati, delle persone più sole”, ha proseguito mons. Fumagalli a Villa Rosa. Ogni venerdì, il presule presiederà la messa in un “luogo della sofferenza” del territorio diocesano, incontrando i detenuti della casa circondariale di Viterbo, gli ospiti della casa di cura Villa Immacolata a San Martino al Cimino, i degenti dell’Ospedale Belcolle e il Centro di solidarietà San Crispino di Viterbo, che si occupa di recupero e reinserimento sociale di persone con varie forme di dipendenza. Le celebrazioni vengono trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della diocesi di Viterbo e l’iniziativa è promossa in collaborazione dall’Ufficio diocesano di pastorale della salute e dall’Ufficio comunicazioni sociali.