Mentre il Papa scrive alla Chiesa peruviana, mettendo in evidenza il bene fatto dalla campagna “Respira Perù”, con urgenza si lancia una nuova raccolta nella profonda Amazzonia, da parte del vicariato apostolico di Iquitos, la maggiore città della zona, nella regione di Loreto. Già in occasione della prima ondata aveva attirato l’attenzione l’iniziativa de vicariato apostolico, capace di acquistare quattro impianti di ossigeno da mettere a disposizione dei fragili ospedali di Iquitos e dintorni. Ma non è bastato, come spiega al Sir l’amministratore del vicariato apostolico, padre Miguel Fuertes Prieto, missionario agostiniano spagnolo: “La situazione è drammatica, nell’ultimo mese, a partire da metà gennaio, la situazione è peggiorata, la gente muore e la causa principale è la mancanza d’ossigeno”. Secondo i dati diffusi dalla Repam e aggiornati al 15 febbraio, nel territorio del vicariato apostolico di Iquitos i casi di Covid-19 finora confermati sono stati 37.690 e i morti 763, mentre in tutta l’Amazzonia peruviana si registrano 237.019 casi e 4.104 vittime. In tutta evidenza, come spiega padre Fuerte, i quattro impianti donati dalla Chiesa locale, non sono sufficienti: “I tre impianti installati nell’ospedale di Iquitos producono 1.368 metri cubi al giorno, ma ne servirebbero secondo le autorità sanitarie almeno 1.800. Nel nuovo ospedale di campagna aperto per l’emergenza Covid, il quarto impianto d’ossigeno produce circa 400 metri cubi, ma ne servirebbero 1.200. Serve un nuovo sforzo di solidarietà”.
Il vicariato apostolico ha così avviato la nuova colletta “Sono un angelo dell’ossigeno”, contando sulla generosità della popolazione. L’amministratore del vicariato apostolico non si nasconde che, ancora una volta, è la Chiesa ad accollarsi il maggiore sforzo, anche se il dialogo con le autorità civili è costante: “Il Governo regionale ci ha detto di essere intenzionato a recuperare cinque impianti”.
Intanto, si aggrava anche la situazione economica e aumentano disoccupazione e povertà: “Gran parte della gente qui vive giorno per giorno, c’è una forte economia informale. Abbiamo avviato delle mense e dei centri di distribuzione di alimenti. Inoltre, cerchiamo di assicurare assistenza psicologica, di sostenere chi ha familiari deceduti o malati. Iquitos ha una popolazione di circa mezzo milione di abitanti e quasi tutti hanno o hanno avuto un malato di Covid nella propria famiglia”.