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Coronavirus Covid-19: Johnson, 5% dei vaccini acquistati dal Regno Unito in Africa. Appello da Christian Aid a favore dei Paesi in via di sviluppo

Qualche ora dopo l’impegno assunto da Emmanuel Macron di mandare il 5% dei vaccini anti-Covid in Africa, oggi anche il premier britannico Boris Johnson prometterà di inviare ai Paesi più poveri le dosi in eccesso comprate dal Regno Unito. Il primo ministro, che è stato, però, criticato da molte charities perché non ha specificato la quantità di vaccini che è disposto a cedere né ha detto quando questo avverrà, parlerà durante il primo incontro virtuale dei G7 al quale partecipa, per la prima volta, anche il presidente americano Joe Biden. Secondo i media britannici il Regno Unito avrebbe acquistato una quantità di vaccini di quattro volte superiore alle sue necessità, oltre 400 milioni di dosi di sette diversi vaccini dei quali sta distribuendo, in questo momento, quelli di AstraZeneca e di Pfizer. Il premier chiederà anche ai capi di Stato di Italia, Francia, Germania, Giappone, Canada e Stati Uniti di aumentare i finanziamenti per il piano “Covax”, l’iniziativa dell’Onu per garantire che i farmaci anti-Covid vengano distribuiti in modo equo. Alla vigilia del G7 “Christian Aid”, charity cristiana ecumenica sostenuta dalla Conferenza episcopale cattolica inglese, ha lanciato un appello perché gli Stati più avanzati chiedano alle società che producono i vaccini di condividere informazioni, tecnologia e proprietà intellettuale con il resto del mondo cosicché i farmaci non rimangano di proprietà soltanto dei Paesi più ricchi.

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