Si confermano, per la terza settimana, “segnali di tendenza ad un graduale incremento nell’evoluzione epidemiologica che richiede misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione. Un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19 in area critica”. È quanto si legge nel report del monitoraggio sulla situazione Covid-19 di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità relativo al periodo 8-14 febbraio.
Stabile, secondo il report, il numero di Regioni/Province autonome con un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (5). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua ad essere alto ma sotto la soglia critica (24%). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve diminuzione da 2.143 (09/02/2021) a 2.074 (16/02/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in lieve diminuzione, passando da 19.512 (09/02/2021) a 18.463 (16/02/2021). Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali con alcune Regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’incidenza impongono comunque misure restrittive.
Sulla scorta di questo quadro epidemiologico, e “alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità”, il report ribadisce la necessità di “mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità. Analogamente a quanto avviene in altri Paesi europei, si raccomanda il rafforzamento/innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale”.