“Il tempo quaresimale sia questo tempo dove gustiamo il perdono e l’amore di Dio e impariamo il perdono e l’amore fraterno, segni di un cammino di fede e di comunione, di testimonianza e di missione”. Lo ha detto l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Gian Carlo Perego, nell’omelia della Messa che ha celebrato ieri pomeriggio, Mercoledì delle Ceneri, nella basilica di San Francesco, a Ferrara.
Citando il messaggio del Papa di quest’anno, il presule evidenzia che “la Quaresima è anche tempo di speranza”. “Sperare nella pazienza di Dio e nel perdono di Dio, per essere noi stessi ‘testimoni del tempo nuovo’”, è l’impegno chiesto ai fedeli. Poi, l’attenzione al cammino verso la Pasqua che è “un cammino insieme”, di cui “il Mercoledì delle Ceneri è una tappa comunitaria”. “Forse abbiamo bisogno di fare uscire dall’individualismo anche il cammino penitenziale – ha aggiunto, citando l’Evangelii Gaudium -. Come anche abbiamo bisogno di far uscire dalla superbia e dalla vanagloria, oltre che dalla mondanità il nostro stile di vita”. Indicando, infine, i gesti della carità, del digiuno e della preghiera, come gesti propri della Quaresima, mons. Perego ha ribadito che “non devono essere esibiti e neppure calcolati, ma nascosti”. “Troppe volte chiediamo che i nostri gesti, invece, vengano riconosciuti. La nostra salvezza non passa da una maggiore o minore visibilità, ma da una maggiore o minore carità”.