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Bielorussia: condannate a due anni di carcere Tarina Andreeva e Darja Chulcova. Federazioni giornalisti, sono “prigioniere politiche”

Le due giornaliste bielorusse condannate (Stringer/Afp)

Condannate a due anni di prigione: questa la sentenza, pronunciata oggi dal giudice Natallya Buhuk del tribunale distrettuale di Frunze a Minsk, nei confronti di Tarina Andreeva e Darja Chulcova, due giornaliste di Belsat, l’emittente televisiva satellitare polacca che trasmette in Bielorussia, arrestate il 15 novembre scorso mentre seguivano in diretta una manifestazione antigovernativa a Minsk. La colpa, secondo i giudici, è aver “organizzato eventi pubblici volti a sconvolgere l’ordine civile”. La Federazione europea dei giornalisti e quella internazionale (Efj-Ifj) hanno subito espresso “ferma condanna” per questo “atto di criminalizzazione del giornalismo da parte del regime del presidente Lukashenko”. Sono “prigioniere politiche”, secondo le due Federazioni, che hanno chiesto il rilascio immediato delle due giornaliste e la revoca di tutte le accuse. Anche Andreeva e Chulcova hanno respinto le accuse in aula e hanno chiesto il “rilascio immediato” anche per “tutti i prigionieri politici in Bielorussia”. Per l’Associazione bielorussa dei giornalisti (Baj), questa condanna ha “l’obiettivo di intimidire tutti i lavoratori dei media in modo che smettano di fare il loro lavoro di riferire su eventi socialmente importanti nel Paese, il che in realtà significa un divieto alla professione”.

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