Quaresima: mons. Tomasi (Treviso), “oggi più che mai siamo chiamati ad un serio percorso di conversione”

“Oggi più che mai siamo chiamati ad un serio percorso di conversione, da vivere non per conquistare un aiuto che Dio ci nega fino a che non ce lo meritiamo, ma per poter finalmente accogliere la forza e la luce del Risorto, già presente nella nostra vita”. Lo ha scritto il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, nel messaggio alla diocesi per la Quaresima 2021.
Tre gli ambiti interessati: la “conversione dei sentimenti alla tenerezza”, la “conversione degli atteggiamenti alla cura” e la “conversione delle scelte all’impegno per il bene comune” perché “senza il bene di tutti, della società, dell’economia, della politica, delle comunità, non c’è nemmeno il bene individuale”.
Mons. Tomasi auspica poi che “ogni momento in cui ci metteremo esplicitamente in relazione al Signore” venga vissuto “come l’occasione che ci è donata di fare spazio nella nostra vita alla luce e alla forza della Risurrezione”. Il vescovo sottolinea poi l’importanza della “preghiera, scuola di incontro con il Dio della vita”, della “carità, presenza nella storia del Dio della vita” e dell’“impegno per la giustizia e la fraternità, testimonianza al Dio della vita”. “Impariamo anche a cogliere le conseguenze delle nostre scelte e delle nostre decisioni, piccole e grandi, sul creato, sulla coesione sociale, sulla dignità delle persone e rendiamoci disponibili a cambiare strada se necessario”, ammonisce. Dal vescovo poi un’indicazione: “Cercate di incontrarvi tra di voi malgrado le distanze e i timori che contraddistinguono questo tempo, per conoscere veramente le persone che vi vivono accanto e per farvi davvero conoscere per quello che siete e che vi sta più a cuore”. “Provate a interpretare questo nostro tempo come la storia dell’incontro del Risorto con il suo popolo in cammino (Saldi nella speranza, p. 42-44)”, l’esortazione di mons. Tomasi, secondo cui “la nostra Quaresima diventerà allora il sacramento dell’irruzione, in pienezza di amore, del Dio della vita in questo tempo smarrito e sospeso”.

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