“Il tempo di Quaresima è fatto per sperare, per tornare a rivolgere lo sguardo alla pazienza di Dio, che continua a prendersi cura della sua reazione, mentre noi l’abbiamo spesso maltrattata”. Lo scrive mons. Lino Fumagalli, vescovo di Viterbo, nella lettera indirizzata ai fedeli per la Quaresima. “Ricevendo il perdono, nel Sacramento che è al cuore del nostro processo di conversione, diventiamo a nostra volta diffusori del perdono”, prosegue il presule, sulla scorta del messaggio di Papa Francesco per la Quaresima: “Avendolo noi stessi ricevuto, possiamo offrirlo attraverso la capacita di vivere un dialogo premuroso e adottando un comportamento che conforta chi è ferito”. “Il perdono di Dio, anche attraverso le nostre parole e i nostri gesti, permette di vivere una Pasqua di fraternità”, assicura mons. Fumagalli, che si associa all’invito del Santo Padre a “dire parole di incoraggiamento, che confortano, che danno forza, che consolano, che stimolano, invece di parole che umiliano, che rattristano, che irritano, che disprezzano”.