“Mamma e papà vogliatevi bene” scritto su dei grandi cartelloni pubblicitari a Varsavia e in altre grandi città polacche, è l’invito della Comunità Sychar rivolto ai coniugi “per contrastare la mentalità divorzista che costituisce la negazione delle promesse matrimoniali”. La Sychar, istituita nel 2003, offre sostegno agli sposi che, indipendentemente dalla decisione presa dall’altro coniuge, si prefiggono di mantenere le promesse matrimoniali. A Varsavia i 26 cartelloni pubblicitari sono stati posizionati nei punti nevralgici della città in modo da essere ben visibili sia da passanti che da automobilisti e coloro che utilizzano i mezzi pubblici. “I cartelloni sono così numerosi perché a Varsavia la percentuale di divorzi è particolarmente alta”, spiega Andrzej Szczepaniak, uno dei fondatori della Sychar e promotore dell’iniziativa lanciata nell’ambito della campagna “Nostri figli – educazione, salute, fede”. Nel 2019 la capitale polacca ha registrato ben 6.130 matrimoni ma anche 3.418 divorzi, spiega Szczepaniak, convinto che “ogni unione sacramentale possa essere salvata a condizione che i coniugi imparino il vero amore sull’esempio dell’amore di Dio per l’uomo, un amore paziente, fedele, incondizionato e saggio, pronto al perdono e al sacrificio”. La Sychar conta 61 centri di amore coniugale in Polonia ma anche in Austria, Germania, Stati Uniti e Ucraina. A causa del coronavirus, gli incontri si svolgono attualmente solo on line. Inoltre, ogni centro dispone di un proprio sito internet che promuove le attività dei gruppi di sostegno in preghiera.