“Quaresima non è una raccolta di fioretti, è discernere dove è orientato il cuore. Questo è il centro della Quaresima: dove è orientato il mio cuore”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della Messa delle Ceneri, presieduta nella basilica di San Pietro. “Proviamo a chiederci: dove mi porta il navigatore della mia vita, verso Dio o verso il mio io?”, l’invito di Francesco: “Vivo per piacere al Signore, o per essere notato, lodato, preferito, al primo posto e così via? Ho un cuore ‘ballerino’, che fa un passo avanti e uno indietro, ama un po’ il Signore e un po’ il mondo, oppure un cuore saldo in Dio? Sto bene con le mie ipocrisie, o lotto per liberare il cuore dalle doppiezze e dalla falsità che lo incatena?”. “La Quaresima è un viaggio di ritorno a Dio”, ha esordito il Papa: “Quante volte, indaffarati o indifferenti, gli abbiamo detto: ‘Signore, verrò da Te dopo, aspetta… Oggi non posso, ma domani comincerò a pregare e a fare qualcosa per gli altri’”. “E così un giorno dopo l’altro”, ha aggiunto a braccio. “Nella vita avremo sempre cose da fare e scuse da presentare, ma ora è tempo di ritornare a Dio”, l’appello: “Ritornate a me, dice, con tutto il cuore. La Quaresima è un viaggio che coinvolge tutta la nostra vita, tutto noi stessi. È il tempo per verificare le strade che stiamo percorrendo, per ritrovare la via che ci riporta a casa, per riscoprire il legame fondamentale con Dio, da cui tutto dipende”.