Governo: Anelli (Fnomceo), “bene idea di ridisegnare medicina territoriale, piano per il sud, priorità a campagna vaccinale anti-Covid”

“Abbiamo fortemente apprezzato il discorso programmatico del presidente del Consiglio, Mario Draghi: ha toccato, con concretezza e concisione, tutti i punti che il Paese si aspettava. In particolare, condividiamo il riconoscimento del sacrificio dei nostri cittadini, il costante richiamo, in tutti gli ambiti, al ‘capitale umano’ e il forte richiamo al dovere dell’unità”. Così Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, commenta le dichiarazioni programmatiche di Draghi, questa mattina al Senato, in vista della fiducia.
“In tempo di pandemia, ogni piano di ricostruzione non può che partire dalla sanità e dalla salute: dai dati sui contagi, sulla diminuzione dell’aspettativa di vita, sino a 4-5 anni nelle zone di maggior contagio. E dagli effetti economici e sociali, con l’aumento dei nuovi poveri”, prosegue Anelli secondo il quale il discorso di Draghi “ha colto subito l’evidenza più importante: la pandemia ha acuito le disuguaglianze che già esistevano nel nostro Paese”, e “ha colpito in maniera pesante i giovani, le donne, il Mezzogiorno. È da qui che dobbiamo ripartire”.
“Dobbiamo ricostruire il nostro Servizio sanitario nazionale, portando le competenze dei professionisti al letto del malato, vicino al cittadino – afferma Anelli –. Per questo abbiamo accolto con soddisfazione l’idea, manifestata da Draghi, di ridisegnare la sanità territoriale per rendere realmente esigibili, e prossimi ai cittadini, i ‘Livelli essenziali di assistenza’, affidando agli ospedali le acuzie. È la strada che anche la Fnomceo indica da tempo”.
“Bene” anche “l’idea di un piano per il Mezzogiorno, con un piano mirato di investimenti”, e piena condivisione per “la priorità data alla campagna vaccinale: vaccinare tutti e farlo velocemente utilizzando le strutture già pronte e disponibili”. Di qui l’invito al coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale, a beneficio soprattutto dei pazienti più anziani, che hanno difficoltà a spostarsi, e quello di tutti i medici, delle strutture pubbliche e private e liberi professionisti”.

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