Un “campione del diritto di parola” che vigili perché nelle università britanniche ogni docente possa esprimere liberamente la propria opinione. Ad annunciarlo, questa mattina, è stato il ministro dell’Istruzione Gavin Williamson che si è detto preoccupato perché “sempre più spesso, negli atenei britannici, i docenti vengono zittiti o censurati”. La nuova figura farà parte di un comitato di studenti e si occuperà di problemi come il “no platforming”, la decisione di impedire a un docente di partecipare a un dibattito pubblico se il suo punto di vista non è considerato accettabile. È quello che è capitato a Selina Todd, docente all’università di Oxford, che è stata esclusa da convegni da attivisti del movimento transgender. L’esperta chiede un dibattito sul nuovo linguaggio, obbligatorio nelle università, che nega la differenza tra uomo e donna. “Chiedo solo che questi temi vengano discussi”, ha spiegato la docente alla “Bbc”. “Non che prevalga un particolare punto di vista. Sono molti i colleghi e gli studenti che mi raccontano che hanno paura ad esprimere la loro opinione”. Sempre l’esperta ha avvertito che il nuovo “campione della libertà di espressione” rischia di essere poco efficace. Il “National Union of students”, il sindacato degli studenti, nega, invece, che il problema esista. “Non esiste prova che ci sia una crisi nella libertà di espressione sui campus”, ha dichiarato Hillary Gyebi-Ababio, vicepresidente dell’organizzazione.