Una catena di preghiera in tutta Europa, a partire dal Mercoledì delle Ceneri e per tutto il periodo quaresimale, per le oltre 770.000 persone che nel nostro continente sono morte a causa del Covid-19. A lanciare l’iniziativa è il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, per “ribadire – si legge in un comunicato diffuso oggi – la vicinanza della Chiesa a tutti coloro che lottano a causa del coronavirus: le vittime e le loro famiglie, i malati e gli operatori sanitari, i volontari e tutti coloro che sono in prima linea in questo momento così delicato”. “Abbiamo valutato insieme l’opportunità, anzi il dovere di ricordare nella santa messa le vittime, le tantissime vittime della pandemia”, spiega in un video-messaggio il card. Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi europei. “Ogni Conferenza episcopale d’Europa si è impegnata nell’organizzazione di almeno una messa: sarà come creare una catena di preghiera, una catena eucaristica in memoria e in suffragio di tante persone. In questa preghiera vogliamo anche ricordare le famiglie che hanno subito dei lutti e tutti coloro che ancora in questo momento sono colpiti dal morbo e sono incerti sulla propria vita”.
L’iniziativa vedrà coinvolte tutte le Conferenze episcopali d’Europa secondo un calendario che a partire da domani, con una speciale preghiera in tutte le parrocchie in Austria, accompagnerà la vita delle Chiese cattoliche in Europa per tutto il periodo quaresimale. Il 20 febbraio, nella cattedrale di Banja Luka in Bosnia-Erzegovina, il card. Vinko Puljić, presidente della Conferenza episcopale, celebrerà una messa insieme al vescovo Franjo Komarica. In Spagna a pregare per le vittime del Covid sarà il Consiglio permanente della Conferenza episcopale spagnola che si riunirà il 23 febbraio mentre in Slovacchia, il 25 febbraio, la messa celebrata da mons. Stanislav Zvolenský, presidente della Conferenza episcopale, andrà in diretta televisiva sulla rete cattolica Lux. Il 27 febbraio toccherà alla Germania mentre il 1° marzo alla Scozia. In Inghilterra, il 2 marzo, saranno celebrate messe in tutte le diocesi ed è prevista una diretta streaming dalla cattedrale di Westminster con il card. Vincent Nichols. Aderisce all’iniziativa anche l’Italia e, il 4 marzo, mons. Stefano Russo celebrerà una messa a Roma nella cappella della Conferenza episcopale. Diretta streaming anche a Malta, il 9 marzo, e passando per i Paesi Bassi e la Scandinavia, si arriverà al 15 marzo in Polonia dove mons. Stanisław Gądecki, presidente della Conferenza episcopale, celebrerà una messa a Poznan nella cappella dell’arcivescovado. Si pregherà anche in Romania (18 marzo) e nella cattedrale di Mosca (19 marzo) fino ad arrivare in Estonia il 23 marzo. E ancora in Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria per un calendario fitto di appuntamenti, in continuo aggiornamento. L’iniziativa “vuole offrire un segno di comunione e di speranza per l’intero Continente”. “Noi vescovi d’Europa – aggiunge il presidente del Ccee – siamo tutti uniti accanto alle nostre comunità cristiane, ai nostri sacerdoti, grati a tutti coloro che continuano a dedicarsi alle persone più bisognose, per sostenere con la nostra parola e soprattutto con la nostra preghiera il loro impegno affinché possiamo guardare insieme ad un futuro migliore”.