Nella primavera del 2020, il numero di decessi nell’Ue ha iniziato a crescere rapidamente a causa del Covid-19: “In alcune parti d’Europa, i decessi sono stati eccezionalmente alti, se confrontati con la mortalità media degli anni precedenti”. Da qui “è nata l’idea di valutare l’impatto della pandemia guardando all’eccesso di mortalità, ovvero all’aumento del numero totale di decessi, per qualsiasi causa, rispetto ai decessi degli anni precedenti”. Lo segnala Eurostat, con uno studio pubblicato oggi. “In totale, oltre 450.000 decessi in più si sono verificati nell’Ue tra marzo e novembre 2020 rispetto allo stesso periodo nel periodo 2016-2019”. Durante la diffusione rapida del virus, “l’eccesso di mortalità nell’Unione ha raggiunto il suo primo picco nell’aprile 2020, con un incremento del 25% rispetto alla media dello stesso mese nel 2016-2019”. Tra maggio e luglio è stato registrato “un livello più basso di mortalità in eccesso, mentre l’ennesimo aumento della mortalità è iniziato in agosto-settembre con la successiva ondata di pandemia”. La mortalità in eccesso nell’Ue “è stata dell’8% superiore alla media a settembre, +17% a ottobre e +40% a novembre, con l’indicatore in aumento in tutti gli Stati membri”. “Sebbene l’eccessiva mortalità sia stata osservata durante l’intero anno, in Europa – puntualizza Eurostat – i picchi e l’intensità dei focolai variavano notevolmente da Paese a Paese”. Qui grafica e ulteriori analisi.