Nel gennaio 2020 l’arcidiocesi di Madrid ha avviato il “Progetto Ripara” per la prevenzione degli abusi e la cura delle vittime, nella convinzione che gli abusi “rappresentino una forma inaccettabile di cosificazione delle persone e un degrado morale contrario all’etica più elementare e ai valori del Vangelo”.
In concomitanza con il secondo anniversario dell’incontro “La protezione dei minori nella Chiesa”, convocato da Papa Francesco, il “Progetto Ripara” rende noto che nel suo primo anno di attività, ha assistito 75 vittime dirette di abusi (vittime di primo grado), nonché dieci parenti di queste (vittime di secondo grado), e ha offerto loro più di 400 sessioni gratuite di assistenza psicologica e ascolto.
Trattandosi di un progetto aperto a qualsiasi persona che sia stata vittima di abusi, indipendentemente da chi sia stato l’aggressore e se appartenga o meno alla Chiesa cattolica, dei 75 possibili casi di abuso che sono stati segnalati a “Ripara”, 35 si riferiscono alla sfera intra familiare; 13 alla sfera sociale – persone senza vincoli di parentela -; 13 alla sfera religiosa – legata alla vita consacrata -; 9 a sacerdoti della diocesi di Madrid e 5 a sacerdoti di altre diocesi.
Delle 75 vittime di primo grado assistite, 57 sono donne e 18 uomini. Dei 75 casi, 64 si riferiscono ad abusi sessuali e gli altri 11 ad abuso di autorità e di coscienza. Dei 64 casi di abuso sessuale, 9 riguardano minori al momento della denuncia, tutti in ambito intra familiare o nella società civile.
Dei casi di abusi sessuali, 9 si riferiscono all’ambito diocesano (8 a Madrid e 1 in un’altra diocesi) e 9 a quello religioso, la maggior parte si riferisce a fatti di diversi decenni fa.
Degli 8 casi di abuso sessuale denunciati a “Ripara” in relazione a sacerdoti diocesani a Madrid, 1 vittima era minorenne al momento dei fatti, sebbene avesse chiesto aiuto solo in età adulta. In ambito religioso, 7 vittime erano minorenni al momento dei fatti e hanno chiesto aiuto in età adulta.
Frutto di questo lavoro e dei bisogni rilevati, l’équipe multidisciplinare coordinata dal filosofo e professore dell’Università Pontificia Comillas, Miguel García-Baró, ha elaborato un protocollo d’attuazione ad experimentum, che incorpora le norme previste dal Codice di diritto canonico, il resto della normativa emanata dalla Santa Sede e quella che proviene dalla Conferenza episcopale spagnola.