L’Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba e la Fondazione don Silvano Caccia hanno sottoscritto una convenzione per attivare una collaborazione diretta tra il reparto di ginecologia e ostetricia del nosocomio e il consultorio erbese della Fondazione. “Noi offriamo la figura di un medico specialista ostetrico e di una ostetrica per costruire un’attività di collaborazione diretta con i servizi ostetrici della Fondazione e, in prospettiva, integrarne i servizi di attività psicologica con il nuovo servizio di psicologia perinatale che è nato ad Erba con la dottoressa Ileana Salemi”, spiega il primario, Francesco Bernasconi. La Fondazione don Caccia opera con consultori privati a Erba, Merate, Cantù e Lecco, dove offre servizi di prevenzione e diagnosi delle patologie ostetrico ginecologiche, concentrandosi nel contrasto al disagio materno perinatale. “Da sempre la nostra Fondazione pensa al sostegno delle famiglie, alle necessità e alle domande di cui sono portatrici nel tempo presente, individuando spazi nuovi e propri dell’attività consultoriale, promuovendo un’attenzione più consapevole nei confronti delle funzioni dei servizi alla famiglia e della loro organizzazione. La necessità era quella di poter contare su eccellenti professionisti della salute, soprattutto in ambito della ginecologia ostetricia, che però condividessero i nostri valori e obiettivi: chi meglio dei Fatebenefratelli?”, dichiara a questo proposito don Giovanni Afkner, presidente della Fondazione don Silvano Caccia. “Due enti di ispirazione cattolica, al servizio e a favore della vita, non potevano non trovare nuove forme di collaborazione per il futuro. Il nostro Ospedale vuole continuare a essere un riferimento importante per il territorio e questa partnership ci permette di dare nuovo slancio alle nostre attività rivolte alle donne; sempre più metteremo al servizio del territorio le importanti novità e innovazioni in ambito ginecologico introdotte di recente all’interno del nostro Presidio”, commenta il priore dell’ospedale erbese, fra Giampietro Luzzato.