“Fede, speranza e carità sono tre aspetti strettamente uniti che, a partire dall’insopprimibile desiderio di Dio iscritto nel cuore dell’uomo, esprimono la vita teologale del cristiano che risponde liberamente alla grazia, che nell’‘evento’ Gesù Cristo realizza la promessa divina”. Lo scrive l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, nel suo messaggio alla diocesi per la Quaresima. “In un tempo nel quale non ci sono state risparmiate sofferenza, paura, incertezza sul futuro, morti di persone care, con l’allentarsi della diffusione del coronavirus e l’avviarsi del piano delle vaccinazioni – osserva il presule –, si incomincia a vedere la luce in fondo al tunnel, non per ripartire da ciò che si è sempre fatto, ma per ricominciare in vista di una conversione pastorale della nostra Chiesa”.
Nel suo messaggio, l’arcivescovo ricorda anche che “la Quaresima è anche il tempo nel quale vivere la carità verso il prossimo più bisognoso, anche al di là dei confini del nostro Paese”. Così, quest’anno, per la Quaresima di Fraternità, su richiesta di mons. Stephen Nyodho Ador Majwok, vescovo di Malakal nel Sud Sudan, che da studente nelle Facoltà Pontificie, durante le vacanze estive, ha svolto il suo servizio pastorale in alcune parrocchie dell’arcidiocesi di Monreale, mons. Pennisi propone la riattivazione del pozzo e dell’impianto per l’acqua potabile nella parrocchia di St. Michael, a Paryang, nel Nord-Ovest della diocesi. Il 21 marzo sarà fatta una raccolta delle offerte per questa iniziativa. Inoltre, alla luce della lettera apostolica “Patris corde”, per le stazioni quaresimali, quest’anno, sono state scelte tre parrocchie in cui è presente una particolare devozione a san Giuseppe: Borgetto, chiesa madre (24 febbraio); Piano Maglio (Altofonte), parrocchia S. Giuseppe (3 marzo); Chiusa Sclafani, chiesa madre (17 marzo). Alle 19, mons. Pennisi presiederà i Vespri e terrà la catechesi con la trasmissione in diretta streaming che potrà essere seguita in tutta la diocesi. Infine, l’invito a “vivere questa Quaresima come percorso di conversione, preghiera e condivisione dei nostri beni”.