“Il nuovo governo vari quanto prima misure concrete per bambine, bambini e adolescenti e un Piano nazionale straordinario per l’infanzia con le risorse di Next generation Eu”: lo chiede oggi Save the Children, esprimendo forte preoccupazione per la condizione delle nuove generazioni e le forti disparità che oggi colpiscono i bambini: solo il 13,2% accede a nidi e servizi per l’infanzia a titolarità pubblica, tempo pieno al 34,4% nella scuola primaria e al 13,1% nella secondaria di I grado, 1 studente su 4 è senza competenze informatiche minime. Oltre 34mila studenti delle scuole superiori rischiano quest’anno di abbandonare gli studi anche a causa delle assenze prolungate durante la Dad. “Siamo nel pieno di un’emergenza educativa e sociale senza precedenti – ricorda Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children – che coinvolge le generazioni più giovani, sulle quali si gioca il futuro del Paese e del mondo intero. È dunque fondamentale che, tra le priorità del nuovo esecutivo, vi siano provvedimenti a favore dell’infanzia e dell’adolescenza sia a livello nazionale che a livello internazionale, in virtù anche del ruolo di presidenza del G20, nei confronti dei Paesi meno avanzati, a partire dalla definizione di azioni concordate per la riduzione del debito, al fine di liberare risorse che possano essere utilmente investite in settori chiave per i minori, come l’educazione, la salute e la nutrizione”. Le risorse del Recovery fund – Next Generation Eu – “non possono non guardare alle giovani generazioni di questo Paese – sottolinea Save the Children – e dovranno garantire concretamente e subito migliori opportunità per le bambine, i bambini e gli adolescenti, in particolare per quelli maggiormente esposti al rischio di rimanere indietro”.