L’arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia ha invitato a mettere a disposizione per la notte stanze per i senza dimora in questi giorni di freddo. Anche la diocesi farà la propria parte, “con alcuni posti nel mio stesso alloggio, nelle camere in cui hanno soggiornato anche diversi Papi”. Un invito rivolto in particolare a “comunità parrocchiali, comunità religiose, famiglie e ogni altro soggetto del mondo ecclesiale che ne abbia l’opportunità strutturale”: “Spazi in cui accogliere per la notte piccolissimi gruppi di persone senza dimora. Non risolveremo il problema, né vogliamo sostituirci ai soggetti che hanno il compito prioritario di sostenere le persone in necessità, ma diamo un segno che manifesti come le nostre parole – parole di Vangelo – sappiano trasformare la vita”. “La recente morte di due nostri fratelli che vivevano nelle strade della città – ha ricordato l’arcivescovo Nosiglia – e l’irrigidirsi delle temperature suonano come un appello che il Signore manda a tutti, ed in particolare ai discepoli di Gesù, per non rimanere alla finestra ma per uscire ed aprire la porta della casa e del cuore con generosità e responsabilità”. Da alcuni anni durante l’inverno la comunità cristiana di Torino, sia attraverso le iniziative diocesane sia con i semplici ed efficaci gesti di varie comunità parrocchiali, “è fortemente impegnata a dare segni di accoglienza per la notte. Al momento in questa rete straordinaria di solidarietà trovano rifugio quasi 150 persone che vanno ad aggiungersi a quanti sono seguiti da tanti altri soggetti”. Si può dare la propria disponibilità alla Caritas diocesana (caritas@diocesi.torino.it).