La percentuale nazionale delle dosi di vaccino anti Covid-19 somministrate dalle regioni rispetto a quelle assegnate è pari al 93%. Sono quattro le Regioni (Friuli-Venezia Giulia, Marche, Umbria e P.A. di Bolzano) con la più elevata pressione per tasso di saturazione sia in area non critica sia in terapia intensiva. È quanto emerge dalla 39ª puntata dell’Instant Report Covid-19, iniziativa dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica di confronto sistematico sull’andamento della diffusione del Sars-CoV-2 a livello nazionale, diffusa oggi. L’analisi riguarda tutte le 21 Regioni e Province autonome italiane.
“Nonostante la percentuale nazionale delle dosi somministrate dalle regioni rispetto a quelle assegnate sia pari al 93% – afferma Americo Cicchetti, direttore Altems –, che è un indicatore di grande efficienza dal punto di vista organizzativo, è tuttavia indispensabile rafforzare il sistema organizzativo in vista della vaccinazione di massa. Gli indici di monitoraggio del Covid-19 che Altems ha elaborato ci mostrano una situazione abbastanza sotto controllo, ma le varianti del virus si stanno facendo strada in alcune regioni italiane e possono riavviare la corsa del virus”. Ad oggi, prosegue Cicchetti, “sono state vaccinate il 24,54% dell’obiettivo di 5,1 milioni da raggiungere al 31 marzo 2021; pari a 1.256.500 persone vaccinate. Tuttavia, ipotizzando questo andamento lineare si stima che non si raggiungerà nei tempi stabiliti (31 marzo) l’obiettivo fissato dall’Ue”.
Nell’ultima settimana il valore medio degli ingressi in terapia intensiva per 100mila abitanti è pari a 1,61 (in aumento rispetto alla settimana precedente pari a 1,51). Le regioni che hanno evidenziato più ingressi sono Umbria, Molise, Friuli-Venezia Giulia e Abruzzo.