“Tutta la Chiesa torinese auspica e si augura che ci siano ancora lo spazio e gli strumenti, grazie all’intervento delle Istituzioni pubbliche e dei soggetti privati, per poter trovare una soluzione dignitosa per il lavoro e per tutte le famiglie coinvolte”. Così l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, in una nota diffusa in mattinata in merito all’evolversi della situazione dei lavoratori dello stabilimento ex Embraco di Riva di Chieri.
“Apprendiamo con grande rammarico e con notevole preoccupazione l’evolversi della situazione dei lavoratori e delle lavoratrici ex Embraco. La procedura di licenziamento collettivo avviata per la stragrande maggioranza delle persone coinvolte mina il già precario equilibrio di quella comunità dei lavoratori, all’interno di un contesto sociale sempre più sfilacciato e preoccupante”, sottolinea l’arcivescovo, secondo cui “si tratta di un’altra speranza disillusa in un cammino particolarmente accidentato, in quanto anche questa ennesima via di reindustrializzazione sembra arrivata al capolinea”. “Non possiamo però arrenderci”, l’esortazione di mons. Nosiglia.