“La burocrazia non freni lo slancio di generosità. Riconoscenti verso quanti si spendono ogni giorno per salvare la vita a tanti fratelli e sorelle, dobbiamo riscoprire il senso profondo della solidarietà. Non è questo il tempo delle polemiche e delle divisioni. Anche il mondo della politica è chiamato a ritrovarsi unito nel far fronte all’emergenza epocale”. Lo ha scritto l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il card. Gualtiero Bassetti, nel messaggio inviato alla diocesi in occasione della XXIX Giornata mondiale del malato.
“È al mondo della sanità che guardiamo con ammirazione e trepidazione”, sostiene il porporato. “Comprendiamo le difficoltà in mezzo alle quali operano i medici e i loro collaboratori; molti stanno pagando con l’infezione e la quarantena, taluni addirittura con la vita, la fedeltà al proprio dovere”, prosegue il card. Bassetti, evidenziando che “le forze sembrano venir meno. Mi unisco, dunque, alla voce di quanti invocano l’aiuto dei medici di altre regioni italiane, che al presente sono meno oppresse dalla diffusione del virus”.
“In ognuno di noi – osserva l’arcivescovo – c’è paura e sgomento; ci sentiamo impotenti dinanzi a un nemico così subdolo, imprevedibile e mutevole come il virus Covid-19”. “L’Ospedale di Santa Maria della Misericordia è occupato al massimo delle sue capacità. Centinaia sono i ricoverati, decine dei quali in terapia intensiva. E ogni giorno tanti sono i morti”, aggiunge Bassetti. “Medici e operatori sanitari sono messi duramente alla prova. Essi vengono chiamati anche ad uno sforzo supplementare di assistenza, dal momento che l’Ospedale è chiuso alle visite di parenti, badanti e volontari”.