Iraq: dozzine di espropri illegali denunciati da proprietari cristiani alla Commissione ad hoc voluta da Muqtada al Sadr

Sarebbero dozzine le denunce da studiare sui tavoli di lavoro della Commissione speciale costituita su input del leader sciita iracheno Muqtada al Sadr con il mandato di raccogliere e verificare notizie e reclami riguardanti i casi di esproprio abusivo di beni immobiliari subiti negli ultimi anni da proprietari cristiani in diverse regioni dell’Iraq. A confermare la mole ragguardevole di lavoro piovuta sui membri della neo-istituita commissione è stato Hassan al Kaabi, vicepresidente della Camera dei rappresentanti, esponente della coalizione politica che fa capo a Muqtada al Sadr. Lo riferisce l’agenzia Fides che riporta notizie di media locali. Hassan al Kaabi ha confermato che i membri dell’organismo hanno dato inizio alla verifica sul campo delle denunce ricevute, anche attraverso sopralluoghi effettuati in varie province irachene al fine di raccogliere testimonianze dalle comunità locali e poter confermare i casi di esproprio illecito dei propri beni immobiliari subiti da proprietari cristiani. Nelle dichiarazioni rilasciate ai media, l’esponente sciita ha anche confermato che il lavoro del Comitato punterà a tutelare non solo i diritti lesi dei “fratelli cristiani”, ma anche quelli dei “fratelli mandei”, minoranza religiosa che aveva fatto appello direttamente a Muqtada al Sadr per chiedere di beneficiare anche loro dell’iniziativa messa in atto dal leader sciita a tutela delle comunità cristiane locali. L’Istituzione del Comitato per la tutela di terreni e case sottratte in maniera illegittima a proprietari cristiani era stata annunciata all’inizio del 2021. L’intento dichiarato dell’operazione sponsorizzata dal leader sciita è quello di ristabilire la giustizia, ponendo fine alle violazioni lesive dei diritti di proprietà dei “fratelli cristiani”, anche quando a commetterle siano stati membri dello stesso movimento sadrista da lui diretto. La richiesta di segnalare casi di espropriazioni illegali subite è stata rivolta anche alle famiglie di cristiani che hanno lasciato il Paese negli ultimi anni, e le segnalazioni degli abusi da parte di proprietari cristiani defraudati potranno essere inviate al Comitato entro la fine del prossimo Ramadan. Il fenomeno della sottrazione illegale delle case dei cristiani ha potuto prendere piede negli ultimi anni anche grazie a connivenze con funzionari corrotti e disonesti, che si mettono a servizio di singoli impostori e gruppi organizzati di truffatori. Il furto “legalizzato” delle proprietà delle famiglie cristiane è strettamente collegato all’esodo di massa dei cristiani iracheni, seguito degli interventi militari a guida Usa per abbattere il regime di Saddam Hussein. Tanti truffatori si sono appropriati di case e terreni rimasti incustoditi, contando sulla facile previsione che nessuno dei proprietari sarebbe tornato a reclamarne la proprietà.

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