Chiese orientali: card. Sandri, ricordate le vittime dei totalitarismi e del comunismo in Bulgaria

“Il totalitarismo si accanì contro la dignità inviolabile dell’uomo e l’anelito più profondo del suo cuore, quello della libertà, cercando di sopprimerlo soffocandolo con una ideologia che tentava di eliminare Dio per sostituirlo con il suo sistema di pensiero e di azione”: con queste parole il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha ricordato tutte le vittime dei totalitarismi e del comunismo in Bulgaria celebrando oggi, nella basilica romana di San Bartolomeo, la decima giornata di “Riconoscimento e rispetto dalle vittime dei totalitarismi ed in particolare del regime comunista”. Il prefetto ha ricordato il sacrificio del vescovo passionista di Nicopoli, Eugenio Bossilkov, fucilato con altri confratelli  in carcere nel 1952. “Con il loro martirio” le vittime dei totalitarismi ed in particolare del regime comunista, ha detto il card. Sandri, “hanno testimoniato che i cattolici, bizantini e latini, oggi come allora, sono e vogliono essere veramente figli della Bulgaria, cittadini esemplari che contribuiscono alla sua crescita e al bene comune, accanto ai fratelli della Chiesa ortodossa, ai musulmani, agli ebrei e agli uomini e donne di buona volontà”. “Il valore della loro vita – ha aggiunto – non è stato cancellato dalla violenza che li ha colpiti, anzi è brillato ancora più alto come le stelle nel firmamento: una luce non orgogliosa, ma che gioisce nel venire condivisa”.
L’iniziativa, che è stata promossa dall’Ambasciata di Bulgaria presso la Santa Sede, si è svolta in collegamento streaming con il Paese visitato da Papa Francesco nel maggio del 2019. Da oggi nella basilica di San Bartolomeo verrà conservata anche la reliquia del beato martire, Eugenio Bossilkov, a fianco di quelle di altri tre beati martiri bulgari, i tre Padri Assunzionisti Pavel Dzidzov, Kamen Vichev e Josafat Scisckov.

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