Domani 10 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, che coincide con la fine dei “16 Giorni di Attivismo contro la violenza di genere”. Da anni l’ong Un Ponte Per (Upp) lavora accanto e insieme alle donne e ragazze nel Nord Est siriano che continuano a vivere in uno stato di emergenza che si protrae da più di una decade. Impegno che viene portato avanti grazie al supporto della Cooperazione italiana (Aics), insieme al partner local DOZ, allestendo uno Spazio Sicuro per donne e bambine a Raqqa (WGSS – Women and Girls Safe Space) e assieme a loro continuano tutti i giorni il loro impegno per i loro diritti e per contrastare la violenza di genere. Nel solo mese di novembre sono 570 le donne e ragazze che hanno frequentato lo Spazio e partecipato alle attività sostenute dalla Cooperazione Italiana. Lo spazio, vicino all’ospedale di Raqqa, è un luogo privato per sole donne e ragazze, dove è possibile svolgere attività di gruppo, ricreative, ricevere supporto psicosociale, formazioni ed informazioni sui loro diritti e la loro salute. In questi 16 giorni di attivismo le donne e le adolescenti sopravvissute alla violenza di genere hanno ricevuto servizi di supporto individuale non stigmatizzanti, gestiti da operatrici locali formate e supportate da Upp. Sono stati organizzati giochi, sessioni teatrali e attività ricreative che riportassero messaggi chiave sui matrimoni forzati o precoci, violenza domestica, violenza sessuale e molestie, nonché sessioni di autoconsapevolezza e di sensibilizzazione sui diritti delle donne e l’importanza dell’istruzione ai fini dell’emancipazione, cercando di dare un’opportunità alle ragazze adolescenti per poter pensare ai loro obiettivi e ai loro sogni. Hanno partecipato alle attività più di 150 tra donne e ragazze. Purtroppo come riportano le Nazione Unite in un comunicato stampa, nonostante l’emergenza ancora in atto, scarseggiano i fondi per fornire supporto a donne e ragazze sopravvissute alla violenza di genere: solo il 7% delle comunità in tutta la Siria ha accesso a servizi dedicati alla violenza di genere. “Numeri talmente impietosi da non meritare ulteriori commenti, nonostante sia la Giornata Mondiale dei Diritti Umani”, denunciano da Upp.