“È l’inizio della fine per Boris Johnson. Non ho dubbi. Abbiamo sempre saputo che il premier mancasse di moralità ma adesso siamo certi che anche una buona parte del suo governo non ha principi ed è incompetente. È soltanto una questione di tempo prima che il partito gli chieda le dimissioni o qualcuno lo sfidi per la leadership”. Il politologo Francis Davis, da poco nominato docente di educazione civica e rapporti internazionali all’Università di Roehampton, ex consulente di David Cameron e Gordon Brown, conosce molti conservatori che lavorano per il primo ministro britannico a Downing street. “Non ho mai sentito una rabbia così profonda, quella di chi prende seriamente il proprio lavoro e lo considera un servizio alla comunità e si sente tradito da un governo che considera il potere soltanto come un gioco e una fonte di privilegi”. “Sono troppi gli errori che sono stati commessi da Boris Johnson. Il tentativo di coprire la corruzione dell’amico Owan Paterson. Le migliaia di afghani abbandonati al loro destino dal ministro degli Esteri Dominic Raab in vacanza. Ora, le feste in violazione del lockdown sono soltanto l’ultima goccia”, dice ancora Davis. “L’unica certezza è che il premier sbaglierà ancora. Il partito Tory, inoltre, è diviso mentre quello laburista ha nominato un ottimo governo ombra. In questo momento, nei sondaggi, conservatori e laburisti sono alla pari. Non mi sorprenderei se il premier venisse costretto alle dimissioni in un futuro non lontano”.