Il vicepresidente della Commissione Ue, Margaritis Schinas, a proposito dell’accordo interistituzionale per il 2022 Anno dei giovani, afferma: “Questo accordo è un elemento fondamentale nella nostra politica per i giovani. Il bilancio dedicato a questo Anno europeo sosterrà le nostre azioni faro. Con il 2022, Anno europeo della gioventù, sosteniamo i giovani europei nella difesa e nella promozione della libertà, dei valori, delle opportunità e della solidarietà. Lo dobbiamo alle generazioni che hanno sofferto di più nella pandemia e che ora hanno bisogno di riprendersi la propria vita”.
Mariya Gabriel, commissaria per l’innovazione, la cultura e la gioventù, a sua volta commenta: “Ringrazio i colegislatori per aver trovato un accordo sull’Anno europeo della gioventù in tempi record. Comprendiamo tutti l’importanza di mettere i giovani in luce e celebrare la loro resilienza dopo due anni molto impegnativi. Invito tutti i giovani europei a partecipare ai numerosi impegni, iniziative e azioni che avvieremo a partire da gennaio 2022. Vogliamo far sentire la loro voce e informare le decisioni che prenderemo per il loro futuro. Vogliamo che quest’anno conduca ad azioni concrete che dureranno ben oltre il 2022. Insieme, renderemo quest’anno un successo”.
L’Anno europeo della gioventù perseguirà – secondo la Commissione – almeno quattro obiettivi. Primo, “rinnovare le prospettive positive per i giovani, con un’attenzione particolare agli effetti negativi che la pandemia di Covid-19 ha avuto su di loro, evidenziando nel contempo come le transizioni verdi e digitali e altre politiche dell’Unione offrano opportunità per i giovani e per la società in generale”. Secondo, “sostenere i giovani, anche attraverso l’animazione socioeducativa, in particolare i giovani con minori opportunità, provenienti da contesti svantaggiati e diversificati o appartenenti a gruppi vulnerabili ed emarginati, per acquisire conoscenze e competenze pertinenti e diventare così cittadini attivi e impegnati, ispirati da un senso di appartenenza europeo”.
Terzo obiettivo, “aiutare i giovani ad acquisire una migliore comprensione e promuovere attivamente le varie opportunità a loro disposizione, a livello comunitario, nazionale, regionale o locale, per sostenere il loro sviluppo personale, sociale, economico e professionale”. Quarto obiettivo, “integrare la politica per la gioventù in tutti i pertinenti ambiti politici dell’Unione in linea con la strategia dell’Ue per la gioventù 2019-2027 per incoraggiare l’introduzione di una prospettiva giovanile nel processo decisionale a tutti i livelli”.