“Siamo capaci di uno sguardo di amore verso ogni persona?”. E questo, secondo il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, l’interrogativo da porsi oggi, in un tempo in cui ancora pemane lo stigma sociale contro “l’insanità mentale”. Nel videomessaggio di saluto alla quinta edizione del convegno nazionale “Alla ricerca del tempo futuro”, promosso oggi alla Lateranense dal Tavolo sulla salute mentale della Cei, il card. Bassetti ha osservato: “La domanda che questo convegno si pone è se questo tempo futuro, che abbiamo cominciato a costruire, voglia perseverare nel lasciare lo stigma dell’insanità mentale, della diversità, dei vari ‘disturbi specifici’ e delle ‘sindromi’ infantili e adolescenziali, della ‘pazzia’. Già l’uso di questo termine ‘pazzia’ ci dice che forse abbiamo rimosso il termine, ma non il pregiudizio. La domanda vera è se invece siamo capaci di uno sguardo di amore verso ogni persona”. Secondo il porporato, “grande professionalità e apertura di cuore sono una richiesta oggi fondamentale, in ogni campo, ma in quello sanitario ancor di più perché, laddove se ne scoprono le piaghe fisiche o psichiche, si arriva ad abbracciare la persona nella sua totalità”. Un pensiero infine al lavoro che si apre: “La collaborazione tra aree sanitarie e pastorale della salute sta a indicare che la Chiesa, da sempre, intende rispondere fedelmente al mandato del suo Signore: annunciare il Vangelo con l’atteggiamento del Samaritano che è quello di prendersi cura”.