“Ripartiamo da Dio”. Questo lo slogan della Giornata del Seminario che nell’arcidiocesi di Torino sarà celebrata domani, seconda domenica di Avvento.
Nel messaggio diffuso per l’occasione, l’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, mons. Cesare Nosiglia, afferma che “celebriamo la Giornata del Seminario in questo tempo profondamente segnato dalle sofferenze e dalle difficoltà della pandemia, ma la celebriamo anche nel momento in cui ha preso avvio il processo del Sinodo, un evento ricco di significato e di speranza per la Chiesa universale, per le nostre diocesi e anche per le nostre comunità parrocchiali. E allora viene spontaneo collegare il discorso del Sinodo e il discorso del Seminario”. Ricordando che “Papa Francesco ha voluto indicare in modo particolare tre parole chiave per il percorso sinodale: comunione, partecipazione, missione”, l’arcivescovo domanda: “Che cosa sono chiamati a essere i preti se non dei servitori della Chiesa e dunque della comunione, della partecipazione e della missione?”. Quindi, “preti a servizio della comunione, della partecipazione e della missione” sono “preti sinodali”. “Chiediamo al Seminario di lavorare in questa prospettiva, ma vogliamo anche sostenere tutti insieme questa realtà che non esiste per sé stessa, ma per la Chiesa”, aggiunge mons. Nosiglia, convinto che “anche quello del Seminario deve essere un compito in qualche modo sinodale, un compito cioè in cui tutta la diocesi si sente coinvolta nella formazione dei suoi futuri pastori”. “Preghiamo e accompagniamo i seminaristi con la nostra preghiera e la nostra amicizia e affidiamoli alla grazia del Signore e all’azione dello Spirito, ma sosteniamo anche economicamente il Seminario e inventiamoci ancora altri modi per aiutarlo a svolgere il suo delicato e prezioso compito”, conclude l’arcivescovo.