“Noi adulti non possiamo perdere l’opportunità di metterci al fianco dei giovani e neanche di farci mettere da parte nel cammino in cui sono alla ricerca di soluzioni di vita”. Così Susanna Bernoldi, attivista e dirigente dell’Associazione amici di Raoul Foullereau (Aifo), durante la tavola rotonda di questa sera nella cattedrale dell’Assunta di Savona ispirata dal messaggio di Papa Francesco in occasione della 55ª Giornata nazionale della pace.
“Sono stata insegnante – ricorda Bernoldi – e ho condiviso con i giovani gioie e dolori. Credo che quello che mi ha permesso di stabilire un canale di dialogo è stata la passione, forse ha fatto sì che i ragazzi perdonassero i miei errori. Hanno voglia di adulti vivi. Con loro ho fatto conoscere le materie ambientaliste e ricordo ancora adesso l’emozione di questi ragazzi che ricevevano risposte dalle multinazionali. Credo che amare è agire, l’azione è quello che i giovani hanno voglia di vederci fare. Si agisce perché quell’atto è un gesto di giustizia. Serve onestà da parte di noi adulti, dobbiamo veramente sentire la fiducia”. “Dovremmo – sottolinea – essere quelli che guidano sul palcoscenico della loro vita. I ragazzi hanno bisogno di sentire una presenza ferma, che siamo pronti ad allearci con loro. A noi tocca qualche passo indietro, hanno bisogno di vedere che tramutiamo in fatti quello che predichiamo”.