Giornali Fisc: Treviso, “La Vita del popolo” compie 130 anni. Mons. Tomasi (vescovo), “già il nome era un programma, da sottoscrivere ancora oggi”

“Che bella intuizione, che bella scelta, 130 anni fa, chiamare il settimanale diocesano di Treviso ‘La Vita del popolo’. Il nome era un programma, espresso fin dalle prime righe della prima pagina”. Lo scrive il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, nel messaggio pubblicato nel numero speciale de “La Vita del popolo”, il settimanale diocesano di Treviso, che celebra il 3 gennaio il suo 130° anniversario. “Un programma da sottoscrivere pienamente ancora oggi – fa notare il presule -, da fare nostre per il presente e il futuro. Per renderle concrete ed efficaci ci vorrà tanta competenza, capacità di ascolto, formazione nei molteplici settori della vita della nostra società complessa. Servirà la capacità di comprendere le riflessioni più avanzate in tanti campi, per poterle comunicare in maniera fedele ma comprensibile, e la curiosità di andare a cercare le esperienze più significative, più capaci di generare prospettive di bene e di futuro. Servirà la passione di raccontare storie interessanti, il coraggio di porre domande rilevanti, la continua umiltà di radicarsi nella Chiesa che vive a partire dal Vangelo per crescere, nella compagnia degli uomini e delle donne di oggi, nella ricerca sincera della verità, ovunque essa si manifesti. Servirà soprattutto un amore sincero per il popolo, per le persone concrete a cui ‘La Vita del popolo’ continua e continuerà a rivolgersi”.
Del resto, spiega mons. Tomasi, “il contributo che il settimanale offre al nostro tempo è una forma efficace per vivere il mandato missionario che il Signore affida alla sua Chiesa”. Rimanere vicini alla vita della gente “è fonte di un ‘gusto spirituale’, che dovrebbe poter crescere in tutta la diocesi, a tutti i livelli. L’informazione capillare e di qualità, la condivisione delle esperienze, la riflessione critica ed accurata a partire da una visione cristiana della vita sono essi stessi strumenti di evangelizzazione, permettono a chi legge e si informa di provare uno speciale ‘gusto’ nell’essere parte di questa Chiesa e assieme ad essa nell’essere in cammino con l’umanità di oggi”.
Osserva il vescovo di Treviso: “La nostra oggi non è solo e non tanto una commemorazione, dunque, ma lo sguardo grato a un percorso fatto insieme, per attingere fiducia nei prossimi passaggi di cammino che ci attendono”. Così, “‘La Vita del popolo’ sarà per noi ancora affidabile compagna di viaggio: se è il Vangelo a indicarci la rotta, l’informazione e la comunicazione saranno uno dei canali di diffusione e di applicazione della sua ispirazione al nostro cammino”.

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