“Avete scelto di non distogliere il vostro sguardo dalla sofferenza umana e dalle emergenze stridenti del momento, ma di guardare a queste realtà con la fiducia che vi è data per partecipare alle loro soluzioni. Perché se non mancano i motivi di angoscia, non è meno vero che lo Spirito di Dio non smette di lavorare e di suscitare artigiani di fraternità, solidarietà, unità”. Lo scrive Papa Francesco in un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin giunto oggi ai giovani riuniti (in forma ridotta a causa della pandemia) a Torino per il 44° Incontro europeo dei giovani organizzati dalla Comunità di Taizé. “Cari amici – si legge nel messaggio -, la pandemia vi impedisce, ancora una volta, di incontrarvi a fine anno per il 44° incontro europeo dei giovani animato dalla Comunità di Taizé, come era stato previsto. Bisogna aspettare il mese di luglio per arrivare a Torino e vivere nella gioia questo momento di fraternità. Il Santo Padre prega per questa intenzione, ma da ora si unisce nel pensiero e nella preghiera a tutti voi presenti via Internet e vi invia i suoi cordiali saluti”. A causa dell’evoluzione della pandemia, l’incontro si svolgerà quest’anno in due fasi successive. Dal 28 dicembre 2021 al 1° gennaio 2022, è in corso a Torino ma in forma ridotta, con i giovani della Regione Piemonte in presenza e con possibilità di collegarsi via web. Poi, dal 7 al 10 luglio 2022, le Chiese di Torino invitano i giovani europei a venire numerosi a questa nuova tappa del pellegrinaggio di fiducia sulla terra con la possibilità anche di pregare davanti alla Santa Sindone. Il Papa scrive: “Il vostro incontro si svolge in un momento in cui le preoccupazioni sono molte. In tanti si chiedono: il nostro pianeta ha un futuro? Quali responsabilità dobbiamo assumere per garantire la sua salvaguardia e rendere abitabile la terra? Mentre le polarizzazioni aumentano, come possiamo noi – chiede ancora il Papa – diventare artigiani dell’unità?”. “Invece di cedere al disfattismo e fuggire da queste domande – si legge ancora nel messaggio -, avete deciso di prenderle a cuore, di cercare insieme, di pregare, di mettervi in ascolto della Parola di Dio perché possa fare luce sulle situazioni umane più complesse”. “È quando siamo insieme che lo Spirito di Dio soffia in modo speciale”. Dopo aver assicurato la benedizione del Santo Padre ai giovani cattolici, ortodossi e protestanti, il messaggio si conclude con un’esortazione: “Continuate ad essere pellegrini di fiducia dove il Signore vi manda!”.