“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un’occasione storica per rendere l’industria e l’economia più innovative e sostenibili. Rappresenta anche un’opportunità straordinaria per ridurre le diseguaglianze di genere, di reddito, di generazione”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, nel suo videomessaggio alla convention “Il Mondo Nuovo/La Ripartenza” della Fondazione Guido Carli.
Ricordando che quella di Guido Carli “è stata una figura fondamentale per la storia della Repubblica” – essendo stato governatore della Banca d’Italia, senatore e più volte ministro – il premier ha rammentato che “in un’intervista nel 1977, dopo le suo dimissioni da governatore, Carli si interrogò su ciò che non aveva funzionato”. “In particolare – ha proseguito Draghi – criticò l’insufficienza degli investimenti nel sociale che avrebbero dovuto accompagnare la trasformazione industriale del Paese. All’Italia era mancato un sistema coerente di presenza pubblica, ragionò Carli, all’interno del quale le iniziative dei singoli potessero utilmente dispiegarsi”. “Era in sostanza mancatala programmazione”, ha osservato il premier, convinto che “in questa fase di ripartenza le sue parole devono servire da monito”. Poi, parlando del Pnrr, Draghi ha evidenziato che per realizzarne gli “obiettivi dobbiamo procedere in modo coerente e, come direbbe Carli, ordinato. Dobbiamo collaborare e dobbiamo programmare. Valer per il governo, per gli enti territoriali e per il settore privato”.