“Vogliamo trasmettere un messaggio chiaro: passare dall’inclusione all’appartenenza. Il Papa ricorda che spesso ci sono alcune persone considerate comparse nella vita, mentre noi vogliamo che in tutti gli ambiti di vita le persone con disabilità siano protagoniste”. Così suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Cei, ha introdotto l’incontro dal titolo “Dall’inclusione all’appartenenza” questa sera a Roma, allo spazio Mitreo di Corviale, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. “La finalità di oggi – aggiunge – è dire a una società civile che queste persone ci stanno, infatti il Papa dice che se non ci sono loro la Chiesa è mancante”. Proprio il messaggio che Francesco ha scritto per la giornata è stato letto da cinque lettori con diverse disabilità. Ai momenti musicali a cura di Francesca Chialà, promotrice del movimento delle 7 arti, si sono alternati i collegamenti in diretta, le testimonianze e le interviste della conduttrice Lorena Bianchetti. “È cambiato il modo in cui ci rapportiamo, perché abbiamo capito come queste persone siano importanti per noi. È cambiato lo sguardo e sono cambiate le opportunità”, ha osservato Serafino Corti, direttore del Dipartimento delle disabilità della Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro onlus. “C’è stato un passo avanti grazie alle associazioni e alle persone stesse”, ha ribadito Corti riferendosi ai decenni passati: “Lo sguardo di oggi è sicuramente migliore, ma la strada davanti è ancora lunga e se manteniamo il passo di oggi potremo arrivare lontano. Il mondo del lavoro è un veicolo per arrivare all’inclusione e alla realizzazione personale. Bisogna però cambiare l’accompagnamento al lavoro in particolare nell’età adulta”.