Famiglia: Draghi, “l’aiuto passa anche attraverso il sostegno alle donne che lavorano”. “Vogliamo incentivarle a non abbandonare il lavoro dopo la maternità”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

“L’aiuto alle famiglie passa anche attraverso il sostegno alle donne che lavorano. Con la legge di bilancio, abbiamo reso finalmente strutturale il congedo di paternità obbligatorio. È un passo importante nella direzione di una condivisione più equilibrata dei carichi di cura. Abbiamo introdotto una specifica decontribuzione per sostenere i redditi delle lavoratrici che diventano madri. Perché vogliamo incentivare le donne a non abbandonare il lavoro dopo la maternità”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, nel suo intervento alla Quarta Conferenza nazionale sulla famiglia.
“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha ricordato il premier – prevede che le imprese che vogliono ottenere fondi e partecipare ai progetti debbano rispettare una clausola di condizionalità sulle assunzioni di giovani e di donne”. “Sempre nel Pnrr, abbiamo investito quasi 6 miliardi per rafforzare in maniera strutturale i servizi per l’infanzia e sostenere in particolare i genitori che lavorano”, ha proseguito Draghi, spiegando che “gli obiettivi che abbiamo per i prossimi cinque anni sono molto ambiziosi. Sono in via di pubblicazione, come dicevo, i bandi che mettono a disposizione questi fondi”.
Inoltre, “aggiungiamo 264mila nuovi posti negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, un aumento di oltre il 70% rispetto a oggi. Ristrutturiamo o adattiamo almeno mille edifici per ampliare l’offerta del tempo pieno nelle scuole con il servizio mensa. Realizziamo o riqualifichiamo 230mila metri quadri da utilizzare come palestre e strutture sportive scolastiche”. “Dalle politiche per la famiglia dipende, letteralmente, il nostro futuro”, la convinzione del premier. “Il Governo – ha ribadito – si è impegnato per rafforzarle, e continuerà a farlo. Per aiutare l’Italia di oggi, ma soprattutto quella di domani”.

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