“Che cos’è la gloria di Dio? È come la luce che promana dal sole o da una lampada accesa. È come la luce e il calore che ci raggiunge quando stiamo attorno ad un falò. La gloria di Dio è la sua manifestazione!”. Lo sottolinea mons. Franco Lovignana, vescovo di Aosta, evidenziando che “la gloria di Dio è Gesù: nella sua vita e nella sua parola manifesta il vero volto di Dio”. Poi un suggerimento in questi giorni di festa: “Prendiamo in mano il Vangelo in queste feste e lasciamoci raggiungere dalla luce e dal calore di Dio che Gesù ci trasmette”.
La gloria è dunque “come un albero che fiorisce in tutta la sua bellezza. Dopo i fiori ci sono i frutti. Il frutto della gloria di Dio è la pace per gli uomini da Lui amati: la pace dentro al cuore e la pace tra di noi, l’una e l’altra sono i primi e fondamentali mattoni della pace tra i popoli. Quando non si è in pace dentro se stessi, quando non si è in pace con le persone con cui si vive a stretto contatto si può gridare e manifestare per la pace ma ci si pone sempre contro qualcuno, si esterna il proprio disagio, la propria rabbia, ma non si costruisce cultura di pace”. Ancora un invito dal vescovo: “Proviamo, in questi giorni di Natale, se non lo abbiamo ancora fatto, ad accostarci al sacramento della Confessione: chiediamo perdono dei nostri peccati, accogliamo la pace dentro di noi e poi proviamo a farci artigiani di pace in famiglia, a scuola, al lavoro, con gli amici. Artigiani di pace perché la pace non si produce in serie, è sempre un pezzo unico. La pace è un’arte, si fa a mano, pezzo per pezzo, quante sono le nostre relazioni. Ma è una cosa bellissima perché come insegna Gesù, gli operatori di pace saranno chiamati figli di Dio”.