“Una volta ricordo che, dialogando con dei giovani, una ragazza se la prese con il Signore perché un suo amico era morto in un incidente. Io le risposi così: ‘Tu hai visto Dio che faceva cadere il tuo amico dalla moto?’. Il male non è entrato nel mondo per volontà di Dio, ma per invidia del demonio. Così dice il Libro della Sapienza: la morte Dio non l’ha voluta, e di fronte a questa Lui ha trovato un rimedio. L’uomo, se vuole essere tale, deve usare intelletto, volontà e fare delle scelte”. Ricorda questo aneddoto mons. Guido Gallese, vescovo di Alessandria, in un’intervista pubblicata su “La voce alessandrina”, dedicata al Natale. A proposito dell’emergenza sanitaria, il presule osserva: “Uno potrebbe dire: ‘Quali scelte si possono fare con il Covid?’. Ma qui sta la genialità di Dio, che ha mandato suo Figlio per permettere all’uomo di fare comunque delle scelte libere, giuste e vincenti. Libere, affinché abbiano un effetto nella Storia senza condizionare la libertà di chi viene, lasciandola intatta. Il mondo va avanti con questa specie di setaccio, che sono i problemi e le grane che abbiamo… un setaccio di fronte al quale possiamo reagire in tantissimi modi differenti. Credo che questa sia la condizione nella quale ci troviamo, di fronte a un virus che fa parte delle cose negative ‘infilate’ nella Storia a causa del peccato. E noi siamo chiamati e provocati nella nostra libertà e nella nostra intelligenza a reagire nel modo migliore”.
Alla domanda su come sta vivendo questo tempo di Natale, mons. Gallese risponde: “Per me è un momento molto pasquale, in realtà sto vivendo fuori dal mio Tempo liturgico (sorride), perché sto vivendo tante croci. Ma il pensiero natalizio che mi attraversa è questo: Dio entra silenziosamente nella Storia, in un modo che passa inosservato di fronte all’uomo e di fronte ai potenti, e solo alcuni se ne accorgono. Se Gesù Cristo venisse oggi, non ne troveremmo traccia sui media…”.