“Nel 2019 la produttività apparente del lavoro è pari a circa 48mila euro su base nazionale (si conferma quindi il valore registrato l’anno precedente) mentre la produttività mediana è poco oltre i 34mila euro per addetto (33mila nel 2018)”. Lo dice oggi l’Istat, nel report sui “Risultati economici delle unità locali di imprese e multinazionali”, relativo all’anno 2019.
“Nel Nord-est i comuni ad alta produttività (cioè con un livello superiore alla mediana nazionale) rappresentano l’80,9% del totale, nel Nord-ovest il 65,1%, al Centro il 44,5% e nel Mezzogiorno il 17,4%”, viene spiegato.
Nei comuni ad alta produttività “sono presenti il 76,7% delle unità locali e l’83,8% degli addetti, che contribuiscono a produrre circa il 90% del valore aggiunto nazionale. Nel Nord e nel Centro la presenza di unità locali e forza lavoro nei comuni altamente produttivi è superiore alla media nazionale, mentre nel Mezzogiorno raccolgono il 42,8% delle unità locali, la metà degli addetti (51,2%) e il 61,8% del valore aggiunto”.
Alcune specificità si individuano osservando il dettaglio regionale. In particolare “la provincia autonoma di Bolzano si distingue per un livello di produttività molto diffuso sul territorio: quasi tutti i suoi comuni (il 99,1%) registrano una produttività uguale o superiore al valore mediano nazionale. Seguono, con valori superiori al 70%, Veneto (84% dei comuni ad alta produttività), Emilia Romagna (79,6%), Lombardia (77,4%), Friuli-Venezia Giulia (72,6%) e la provincia autonoma di Trento (71,8%)”.
Tra le regioni del Centro-nord, “Lazio (25,7%) e Liguria (34,2%) registrano la minore incidenza di comuni ad alta produttività e in entrambe le regioni la maggior parte del valore aggiunto regionale è concentrato nel comune capoluogo. In particolare, il 70% del valore aggiunto del Lazio è prodotto nel comune di Roma e il 54,9% del valore aggiunto della Liguria nel comune di Genova rispetto al 26,1% registrato dal complesso dei comuni capoluogo di regione italiani o al 29,4% registrato da Milano”.
Le regioni del Mezzogiorno presentano “una incidenza nettamente inferiore di comuni ad alta produttività (produttività del lavoro superiore alla mediana nazionale)”: “L’Abruzzo, con il 30,5%, presenta il valore più elevato, seguono Campania (21,6%), Basilicata (18,3%) e Sardegna (16,4%). Puglia (13,6%), Molise (13,2%), Calabria (11,6%) e Sicilia (11,5%) registrano l’incidenza più bassa”.
Resta comunque significativa la situazione della Basilicata: “La produttività mediana registrata dai comuni ad alta produttività in questa regione è pari a 46mila euro, un dato inferiore solo ai territori più produttivi del Nord, come i comuni ad alta produttività della provincia autonoma di Bolzano (52mila euro), della Lombardia (50mila), dell’Emilia-Romagna (49mila) e della Valle d’Aosta (48mila)”.